lunedì 26 aprile 2010

Il gas naturale sarà il carburante del futuro

Il combustibile blu, come viene definito il gas naturale, sarà il grande protagonista della ripresa industriale che avverrà appena la crisi globale sarà superata. Il combustile blu è più pulito del petrolio, per cui inquina molto meno, ed è il più compatibile con le fonti di energia rinnovabili. Per il momento c’è abbondanza di produzione e il prezzo è minore rispetto al petrolio. Da questo punto di vista, l’Italia può dire di essere in ottima posizione, in quanto da molto tempo l’ENI ha intessuto con i vari produttori di questo combustibile ottimi rapporti, e nei circoli governativi si parla dell’Italia come Hub di smistamento per tutta l’Europa. Gl’incontri di questi due giorni a Lesmo, in Brianza, del Presidente Berlusconi e del primo Ministro Russo Putin sono stati dedicati anche al progetto Southstream, cui partecipano la Gazprom e l’Eni. I lavori per la costruzione del nuovo gasdotto inizieranno nel primo semestre del 2012, e attraversando il Mar Caspio fara sì che non si troveranno "mai al buio e al freddo importanti paesi come la Bulgaria, la Romania e anche l’Italia" ha detto il presidente Berlusconi, nella conferenza stampa che ha concluso i lavori del meeting di Villa Gernetto a Lesmo.
Questo combustibile che oggi rappresenta circa il 22% del consumo mondiale di energia primaria ha assunto ormai un ruolo decisivo e quasi indispensabile nel panorama energetico mondiale. La collaborazione dell’ENI con altri paesi forti produttori è nota a tutti. L’Italia importa gas dall’Algeria con un gasdotto che arriva in Sicilia e da qui s’immette nella rete nazionale. Il raddoppio che si sta costruendo in questi mesi collega l’Algeria alla Sardegna, per poi proseguire verso il Nord Italia.Un nuovo gasdotto collegherà presto la Grecia all’Italia attraverso il Mare Adriatico, altro gas arriva nel nostro paese dal Nord Europa attraverso la rete già esistente. I prossimi sforzi a livello europeo per lo sviluppo del mercato del gas saranno le condizioni di transito trasparenti e ragionevoli, onde evitare gli avvenimenti dell’inverno scorso con e in Ucraina. A livello mondiale occorrerà che l’Agenzia Internazione per l’Energia, sia dotata degli strumenti per un efficace intervento regolatore.

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