lunedì 6 settembre 2010

L' Unione Europea e i posti nel Fondo Monetario Internazionale

L’Unione Europea vuole mantenere tutti i posti nel consiglio di amministrazione, che è composto da 24 consiglieri nominati o eletti dai paesi terzi o da gruppi di paesi, nonostante comprenda un'unione monetaria e dovrebbe essere rappresentata da una sola persona.
In vista di una riunione dei Ministri delle finanze dell'UE, martedì 7 settembre, quando è stato chiesto ad una fonte di alto livello della zona euro che ha partecipato alla sua preparazione, quali risultati ci si poteva aspettare, ha risposto: 'Niente. Mi aspetto che la sedia unica europea sarà identificata come una soluzione possibile, ma molto a lungo termine.
Germania, Francia e Gran Bretagna hanno un proprio posto nel Consiglio, mentre Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Italia e Danimarca rappresentano gruppi di paesi. La Svizzera, pur non facendo parte dell'UE, ha anche un proprio consigliere.
Il Senato degli Stati Uniti, il mese scorso, nel tentativo di bloccare i piani che avrebbero mantenuto ancora a lungo la posizione dominante dell’ Europa nel consiglio di amministrazione di 24 membri ha votato un ordine del giorno per bloccare l'uso del denaro dei contribuenti americani nelle politiche di salvataggio del FMI come quello della Grecia. Nessuno è disposto a rinunciare al proprio posto senza una forte pressione.
Il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, ha dichiarato che l'Europa giovedì ha bisogno di parlare con un'unica voce per assicurarsi di mantenere la sua influenza nel FMI. I ministri dell'UE hanno convenuto sulla candidatura di Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del FMI, nel 2007, ma sono oggi divisi su come procedere con la riforma dell'istituzione.
Secondo il funzionario, i paesi europei più piccoli hanno una maggiore probabilità di perdere i loro posti rispetto ai paesi più grandi, Belgio, Olanda e paesi scandinavi, per questo, in passato, hanno espresso la loro opposizione alla riforma. Spagna, Irlanda e altri paesi, in rapida crescita nel blocco, potrebbero beneficiare delle riforme proposte nel lontano 2006. E’ ovvio che ciò accadrà comunque. L'emergere di nuove potenze economiche non trova riscontro nel diritto di voto al FMI, secondo la fonte “la posizione europea è quello di dire:”il numero di seggi che abbiamo è pienamente meritato''. L'Argentina è uno dei paesi in via di sviluppo che ha spinto maggiormente per la riforma chiedendo una maggiore partecipazione per il peso che ha nel mercato dei paesi emergenti. "Gli europei sono quelli che dovranno ridurre la loro partecipazione. In questo momento, credo che il Belgio e la Cina non debbono avere la stessa quota nel FMI. Se la Cina è oggi la seconda economia a livello mondiale, non può avere la stessa rappresentanza del Belgio, ha dichiarato, Nestor Stancanelli, della delegazione argentina in seno al gruppo di 20 nazioni.
L'Unione europea non è più soltanto una unione doganale, è anche una unione monetaria, e non è coerente all'UE che tutti i singoli paesi europei debbano essere rappresentati, come avviene per gli Stati Uniti dove ad es. California e Texas non hanno posti nel consiglio.
Una fonte che ha partecipato alla preparazione della riunione dei ministri delle finanze EU che si terrà la settimana prossima ha dichiarato che tutti i cittadini europei sarebbero pronti a fare qualcosa circa le dimensioni della rappresentanza europea, ma non c'è accordo in questa fase, su chi deve fare cosa e quando.

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