giovedì 6 gennaio 2011

Spionaggio economico in Francia

Secondo le ultime rivelazioni di Wikileaks, lo spionaggio economico di Parigi disturba gli alleati europei. La Francia, più di Cina e Russia, sarebbe il Paese più attivo in termini di spionaggio industriale tra i suoi alleati europei, ha riferito martedì 4 gennaio il quotidiano norvegese Aftenposten sulla base delle notizie ottenute da Wikileaks. Lo spionaggio francese è così esteso che il danno che arreca all'economia tedesca, nel complesso, è maggiore dei danni causati dalla Cina o dalla Russia, secondo una nota non datata dell' Ambasciata degli Stati Uniti a Berlino.
Aftenposten, che ha ottenuto con mezzi sconosciuti nel mese di dicembre, tutti i 250.000 documenti diplomatici di Wikileaks, riprodotti anche in norvegese, danno un senso alle parole pronunciate dal capo di una città tedesca in una nota dell'ambasciata. 'La Francia è l'impero del male in relazione al furto di tecnologia, e la Germania lo sa, è stato dichiarato, nel mese di ottobre 2009, da Berry Smutny, direttore generale dell'azienda tedesca produttrice di piccoli satelliti OHB Technology. Questa azienda è nota al grande pubblico perché, nel gennaio 2010, vinse a spese di Astrium, una sussidiaria del gigante Eads, un contratto per la costruzione di satelliti per il programma di navigazione Galileo, Future 'GPS' europea.
A bilanciare l’ Aftenposten oggi, sui maggiori quotidiani francesi, si parla di tre dirigenti del gruppo Renault, compreso un membro del comitato direttivo, che sono sospettati di aver fatto trapelare informazioni strategiche sull'auto elettrica, progetto di punta del gruppo e per questo licenziati. Su RTL, il ministro dell'Industria, Eric Besson, ha dichiarato che il caso è grave e che si tratta di una vera e propria guerra economica. Il caso di spionaggio industriale rivelato da AFP, la cui grandezza è senza precedenti alla Renault, è simile ad un terremoto. L'area interessata allo spionaggio sono: la divisione progetti upstream e servizi e il settore ricerca su veicoli elettrici. Questa storia è traumatica perchè il veicolo elettrico è il progetto di punta del gruppo, attraverso il quale, con la sua alleata Nissan, Renault vuole creare una rottura nel mercato, simile a quanto era accaduto, con successo, con Toyota Prius ibrida. Renault-Nissan vogliono diventare leader mondiale nel settore, che può rappresentare il 10% delle vendite globali nel 2020. Il gruppo, in totale, ha investito 4 miliardi su questo programma. L'industria automobilistica è ancora considerata una delle più segrete, le vendite dipendono dal progresso tecnologico. PSA Peugeot Citroen e Renault sono anche prime per le presentazioni di domande di brevetto in Francia, con rispettivamente 1.265 e 906 registrati nel 2009. Più di 200 brevetti sono stati depositati da parte di Renault per il veicolo elettrico. Sono 1.700 gl’ingegneri che lavorano su questo progetto a Technocentre a Guyancourt. Gli obiettivi franco-giapponese sono di raggiungere una capacità produttiva di 500.000 vetture e altrettanto batterie elettriche all'anno nel 2013.

0 commenti: