giovedì 1 marzo 2012

La Bundesbank attacca la politica di Mario Draghi

Il Presidente della Bundesbank e membro del Consiglio direttivo della BCE, Jens Weidmann, ha lanciato un duro attacco contro Mario Draghi, presidente della BCE. Egli inviato una lettera di avvertimento dei rischi crescenti nel sistema euro e una possibile perdita di credibilità, come riporta il giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Questa lettera, che Weidmann ha inviato pochi giorni fa, ha visto la luce grazie al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, un giorno dopo la seconda asta di liquidità a tre anni della BCE, che ha ricevuto richieste per 529,531 miliardi di euro da 800 banche. Weidmann mette in guardia sui rischi e gli alti costi che rappresenta la grande politica della BCE per la Germania, che sostiene il maggior contributo alla zona euro. In questo senso, espone dubbi sul fatto che l'area dell'euro possa entrare in crisi di liquidità a lungo termine dopo ieri e dicembre (poichè le due operazioni hanno comportato un drenaggio di denaro dell'1%, oltre un miliardi di euro) a causa della crisi del debito sovrano. Jens Weidmann ha detto che l'operazione può essere una minaccia per la reputazione della BCE. Pertanto, nella lettera propone un rientro nelle regole in vigore prima della crisi. E fa un riferimento diretto alle nuove esigenze di garanzie da offrire BCE esortando le banche dell'Eurozona a tenerne conto quando si rivolgono alla banca centrale per i loro prestiti. In questo senso, propone migliori requisiti o garanzie per le banche più deboli dell'area euro che chiedono soldi alla BCE. In particolare, si riferisce a quelle banche che hanno chiesto cifre superiori agli 800 milioni di euro. Ha aggiunto poi che se una parte di tali condizioni dovessero scomparire, le banche centrali europee potrebbero avere problemi nel compensare le perdite. Tuttavia, il presidente Bundesbank non spiega come alcuni nuovi requisiti possano migliorare la posizione di rischio della BCE. Inoltre, non precisa un calendario di attuazione. In ogni caso, la BCE non ha mai negato che l'allentamento della politica monetaria è un termine che delimita la stabilità del sistema economico e bancario.

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