mercoledì 9 maggio 2012

Euro in discesa contro dollaro, pesano le incertezze politiche greche

L'euro oggi è calato nei confronti del dollaro, appesantito dalle crescenti preoccupazioni per la situazione politica in Grecia, ancora senza un governo dopo le elezioni di domenica che hanno visto una forte crescita dei partiti contrari alla austerità. Nel pomeriggio, l'euro era comprato 1,2944 dollari, contro 1,3005 dollari di martedì sera, dopo essere caduto a 1,2912 contro dollari nella tarda mattinata, il suo livello più basso dal 23 gennaio. L'euro si è ritirato anche nei confronti della valuta giapponese, 103,07 yen, contro 103,84 di martedì. Il dollaro è sceso nei confronti dello yen a 79,58 contro 79,84 di martedì, toccando anche 79,43 yen, il suo livello più basso dal 20 febbraio.Gli analisti di Commerzbank hanno osservato che, nel mercato, si aggirava lo spettro della situazione greca e il rischio di una uscita di quest'ultima dall'unione monetaria.Gli investitori stanno mostrando grande nervosismo causato dalla situazione politica in Grecia, tre giorni dopo le elezioni parlamentari che hanno visto gli elettori punire fortemente i due partiti di governo uscenti, che avevano accettato d'imporre al paese una notevole austerità richiesta dai mercati e dalla troika. La Grecia oggi non sembra essere in grado di formare un governo, per cui c'è il rischio che si vada verso nuove elezioni, sollevando così il timore degli investitori per il futuro del paese e dell'area dell'euro. Così, "si diffonde panico nel mercato quando appare chiaro che si dovrà aspettare fino a giugno per vedere chi potrà finalmente governare la Grecia", ha osservato Alejandro Zambrano, analista di FXCM. Gli operatori temono che un rifiuto della nuova austerità, causi il ritardo o la sospensione, del pagamento delle cruciali sovvenzioni. La prima di queste è prevista per giovedì per un ammontare di 5,2 miliardi di euro, e senza questi soldi il governo non sarà grado di far fronte al pagamento dei futuri cicli. Il rifiuto di misure di austerità "porterebbe al mancato pagamento" della Grecia, ha commentato Craig Erlam, analista di Alpari UK, che ha anche sottolineato che "se la situazione peggiora nella zona euro, il contagio potrebbe avere pesanti conseguenze per la crescita economica globale ora ancora fragile. Così, per Michael Hewson, di CMC Markets, "in assenza di indicatori più importanti in Europa o altrove, l'attenzione del mercato è destinata a rimanere concentrata sugli sviluppi politici" in tutta l'area dell'euro.
Anche la Francia ha dato il suo contributo all'incertezza creata nei mercati. Il presidente francese eletto Francois Hollande ha espresso il suo desiderio riorientare la politica europea, verso la crescita con meno austerità, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel ha escluso una rinegoziazione del trattato di disciplina di bilancio dei paesi europei firmato da 25 paesi.
Nel pomeriggio la sterlina britannica è salita contro l'euro a 80,26, mentre è scesa contro dollaro a 1,6126.
Il franco svizzero è rimasto stabile nei confronti dell'euro a 1,2011, ed è sceso contro il dollaro a 0.9278, dopo essere caduto a 93,02 dollari, il livello più basso dal metà di marzo.
L'oncia d'oro ha chiuso a 1582,50 dollari nell'asta di martedì sera contro 1,602.50 dollari, dopo essere caduto a 1580,13 dollari, il più basso dall'inizio di gennaio.
Lo yuan cinese ha chiuso a 6,3098 contro un dollaro rispetto a 6,3081 di ieri.

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