giovedì 19 settembre 2013

Piano Italia per facilitare gl'investimenti stranieri

Milano - E' allo studio del governo un piano-Italia per rafforzare la sua attrattiva economica, l'ha annunciato oggi il Presidente Enrico Letta, dopo la riunione del Consiglio dei Ministri che ha convalidato il progetto. In effetti il paese ha una drammatica necessità d'investimenti esteri. Il piano denominato "Destinazione Italia" comprenderà una cinquantina di misure che hanno lo scopo di correggere i problemi incontrati dagli investitori e che sono legati alla burocrazia, al fisco ed alle infrastrutture. Il piano dovrà mostrare ai potenziali investitori che l'Italia non è un paese che svende tutto a buon mercato o una specie di Fort Apache, impegnato difendere con le unghie tutte le cose italiane. Ha poi aggiunto che "Il paese ha un drammatico bisogno d'investimenti esteri diretti e non ha paura della globalizzazione. Il piano sarà sostenuto da un "road show" nelle principali piazze finanziarie mondiali, il primo dei quali si terrà la prossima settimana a New York, dove il Presidente Letta si recherà per partecipare ad una riunione presso le Nazioni Unite.Il Presidente del Consiglio ha anche aggiunto che il governo sta preparando una serie di privatizzazioni, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli in proposito, rinviando ulteriori notizie al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo dove si discuterà la legge di bilancio prevista per il 2013 e per i prossimi anni.

mercoledì 18 settembre 2013

Al Portogallo la crisi costa di più

Oggi il Portogallo,sotto assistenza finanziaria internazionale, ha ottenuto un prestito di 1 miliardo e 250 milioni di € con la vendita di buoni del Tesoro a 3 e 18 mesi in un anno caratterizzato da tassi d'interesse per le nuove emissioni nettamente superiori. L'agenzia del debito portoghese ha dichiarato di aver preso in prestito € 750 milioni a 18 mesi a un tasso del 2,293% contro l'1,603% dell'ultima offerta simile risalente al 19 giugno, mentre ha venduto € 500 milioni di buoni del Tesoro a tre mesi, ad un tasso dell'1,081% contro lo 0,766% dell'ultima vendita del 21 agosto.Con questa operazione, il Portogallo ha raggiunto l'importo massimo richiesto al mercato. L'obiettivo infatti era stato fissato per un valore compreso tra 1 e 1,25 miliardi di euro, dopo che il governo aveva abbassato le sue ambizioni  che inizialmente erano fissate tra 1,25 e 1,5 miliardi di euro. La domanda è stata pari a due volte l'offerta per il lungo termine e 1,8 volte per il breve termine. Per gli economisti portoghesi questo aumento non è stato una sorpresa, perché in linea con i tassi attuali di mercato per tali scadenze del debito.La domanda, anche se leggermente inferiore a quello dei prestiti precedenti, tuttavia è rimasta nella media delle emissioni del debito pubblico. In cambio di un prestito di € 7 miliardi e 800 milioni concessi nel maggio del 2011 dall'UE e dal FMI, il Portogallo si è impegnato ad attuare un programma di austerità fiscale e di riforme economiche in tre anni.Per evitare un secondo piano di aiuti, Lisbona cerca di riconquistare la fiducia degli investitori per rifinanziare sul mercato le necessità del suo debito, lottando contemporaneamente per ridurre il suo deficit e cercando di ottenere più respiro per il 2014. In effetti il paese non ha mai abbandonato il mercato del debito del breve termine e prevede di recuperare il pieno accesso alle necessità di lungo termine nel giugno 2014.La recente decisione della Corte Costituzionale, che ha censurato la decisione di licenziare funzionari governativi, ha suscitato nuove preoccupazioni e ha contribuito a spingere verso l'alto il tasso debitore del paese sul mercato secondario anche per i titoli obbligazionari già in circolazione. I rappresentanti della Troika UE-BCE-FMI da lunedì sono in Portogallo per valutare nuove misure di austerità per il bilancio 2014 e decidere sul rilascio di una nuova tranche di credito di € 5,5 miliardi.

venerdì 13 settembre 2013

L'oro e l'argento scendono al livello più basso dell'ultimo mese

I prezzi dei due metalli preziosi sono crollati questa settimana con l'attenuazione delle tensioni internazionali sulla Siria ed in attesa dell'importante riunione della Federal Reserve degli USA e del nuovo approccio all'economia.L'oro è sceso oggi venerdì al suo livello più basso dall' 8 agosto, a $ 1,305 l'oncia, cancellando tutti i guadagni del mese di agosto, il mese in cui il metallo giallo era riuscito a salire oltre i 1400 $.La maggior parte degli economisti, basandosi sul fatto che la Fed effettivamente deciderà di ridurre i suoi acquisti mensili di bond e attività economiche, spiegano che così gli investitori hanno perso la fiducia nel metallo come rifugio sicuro. Oltre all'allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, il calo della domanda di oro è dovuto al fatto che i mercati sembrano anticipare una riduzione del patrimonio della Fed la prossima settimana. La possibilità di attacchi militari contro la Siria avevano spinto l'oro a oltre 1430 dollari l'oncia a fine agosto. Il fatto che gli Stati Uniti e la Russia stiano ora cercando di concentrarsi sulla diplomazia, attraverso la messa sotto il controllo internazionale delle armi chimiche siriane è una delle ragioni del calo del metallo giallo.Sulla scia dell'oro anche l'argento oggi venerdì è sceso a 21,40 dollari il suo livello più basso dal 14 agosto. Altri metalli preziosi hanno seguito la medesima stima. Il platino, che viene utilizzato principalmente nel settore automobilistico per la costruzione di convertitori catalitici si è mosso nella scia delle quotazioni dell'oro scendendo oggi a $ 1,438.70 l'oncia il suo livello più basso dal 7 agosto.

martedì 10 settembre 2013

L'economia italiana continua a perdere colpi

Nel secondo trimestre essa si è ridotta più di quanto inizialmente previsto, l'aumento delle esportazioni non è riuscito a compensare il crollo persistente della domanda dei consumatori a causa della più lunga recessione dalla seconda guerra mondiale. Il PIL è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, come ha comunicato oggi a Roma l'Istat. Ancora al 6 agosto le previsione erano di una contrazione dello 0,2%, invece la spesa dei consumatori è diminuita dello 0,4% e le vendite all'estero aumentate del 1,2% non sono state sufficienti a compensare il calo della domanda interna. La fiducia tra i dirigenti e le famiglie italiane hanno rafforzato nel mese di agosto le aspettative di una crescente produzione industriale ed è aumentato l'ottimismo sugli sforzi che il governo del primo ministro Enrico Letta sta facendo per rilanciare l'economia del terzo più grande paese dell'Euroregione. I rendimenti dei titoli italiani sono aumentati in questo mese per la preoccupazione sulla stabilità del governo, portando il rendimento a 10 anni ad un livello superiore ai Bonos spagnoli per la prima volta in 18 mesi."Gli ultimi indicatori sono coerenti con un miglioramento graduale: il calo della produzione dovrebbe avere una battuta d'arresto nei prossimi mesi", così il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha dichiarato oggi in un discorso. "I rischi al ribasso per questo scenario sono aggravati dalla preoccupazione degli investitori circa la possibile instabilità politica."In Italia il tasso di disoccupazione è sceso per il secondo mese successivo a luglio 12%. Eppure, la disoccupazione resta vicino al 12,2% registrata a maggio, la più alta dal 1977. L'attuale governo di Letta ha continuato le politiche di austerità di bilancio che l'Italia ha iniziato sotto il suo predecessore Mario Monti nel 2011 e nel 2012 nella lotta contro la crisi del debito sovrano effettuata in tutta l'Europa.

mercoledì 4 settembre 2013

Le Borse europee senza una linea guida: pesa la situazione siriana

Le borse europee hanno concluso un mercoledì in maniera scomposta, sempre nervose per un possibile intervento occidentale contro la Siria e l'attesa per diversi appuntamenti macroeconomici, tra cui la riunione del G20 a San Pietroburgo di domani e venerdì. Dopo la chiusura dei mercati europei, il mercato rimarrà in attesa del Beige Book della Fed, che riassume l'attività delle ultime sei settimane e si propone di aiutare i responsabili dell'istituto a farsi una  idea migliore dello stato dell'economia degli USA, prima della riunione del comitato di politica monetaria del 17 e 18 settembre.I membri della Fed, nelle ultime settimane, hanno fatto trapelare che potrebbero decidere di rallentare le misure di sostegno all'economia. Questa prospettiva rende nervosi molti investitori preoccupati che la crescita negli Stati Uniti affronti maggiori difficoltà senza quella stampella. Il mercato ha anche mostrato una certa riluttanza ad affrontare diversi eventi macroeconomici di questa settimana, tra cui la riunione della BCE di giovedì e il rapporto mensile sull'occupazione negli Stati Uniti di venerdì.
L'indice FTSE Mib di Milano della Borsa ha chiuso in calo dell'1,35% a 16.712 punti a causa di nuove preoccupazioni per la stabilità del governo, mentre Silvio Berlusconi cerca di evitare la decadenza della carica di senatore.
Finmeccanica ha corso da solo in testa (3,58% a 4,048 €), a causa di voci di una possibile vendita della sua controllata Ansaldo Energia alla coreana Doosan.
Telecom Italia, dopo un recupero del 18% nell'arco di cinque sessioni, è ritornata quasi in equilibrio, cedendo lo 0,09% a 0,56 €. Fiat, che prevede d'investire circa 1 miliardo di euro nello stabilimento di Mirafiori, ha perso lo 0,43% fermandosi a 5,825 €.
A Parigi, l'indice CAC 40 è salito dello 0,16% (6,35 punti) a 3.980,42 punti in un volume d'affari basso pari a circa € 2,5 miliardi.
Il London Stock Exchange ha concluso la giornata con un modesto incremento dello 0,10% (6,33 punti) a 6.474,74 punti in mezzo a statistiche positive nel Regno Unito.
La Borsa di Madrid ha raccolto uno 0,53%, a 8.490,3 punti.
Lisbona ha chiuso in leggero aumento dello 0,21% a 5.900,26 punti.